Formalizzata richiesta di consiglio comunale straordinario su annullamento sequestro beni Pellini. “Senza indugi si deliberi su denuncia del danno ambientale e le responsabilità del Ministero dell’Ambiente”.
I 7 consiglieri comunali di Coalizione Civica X Acerra (Casoria Giuseppe, Catapane Domenico, La Montagna Fausto, Maietta Salvatore, Messina Salvatore, Nocera Antonio e Piatto Andrea) hanno formalizzato ieri sera una richiesta di Consiglio comunale straordinario ed urgente dopo aver appreso dalla stampa che la Corte di Cassazione ha annullato il sequestro di prevenzione dei beni riconducibili agli imprenditori Pellini, condannati per il reato di disastro ambientale con ultima sentenza della Corte di Cassazione il 29/12/2017.
“Nel giudizio penale definito – dice la delibera sottoposta dai 7 consiglieri comunali – la costituzione di Parte Civile del Comune di Acerra non fu ammessa, in quanto unico soggetto legittimato ad agire per il risarcimento del danno ambientale è lo Stato, tant’è che il Ministero dell’Ambiente esercitò formalizzò la propria costituzione di Parte Civile”.
“Non risulta che il Ministro dell’Ambiente abbia posto in essere alcuna azione per rendere effettivo il risarcimento del danno – si scrive nella proposta di deliberazione – per i gravi delitti ambientali definitivamente accertati con la sentenza penale n. 58023/2017”.
“Conseguentemente – propongono i consiglieri comunali di Coalizione Civica – si da mandato al Sindaco di invitare e diffidare, ai sensi dell’art. 309 del D. Lgs. n. 152/2006, per il tramite del Prefetto di Napoli, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a voler avviare, senza ulteriore ritardo, ogni azione per rendere effettivo il risarcimento del danno ambientale conseguente al disastro definitivamente accertato con la citata sentenza, dando mandato al Sindaco, in caso di inerzia ulteriore da parte del Ministero, ad agire presso il Tar competente”.
“Chiediamo al Presidente del Consiglio comunale – dichiara il portavoce consiliare di Coalizione Civica – di riunione immediatamente l’organo e deliberare in tal senso. Siamo pronti anche in questa settimana a riunirci e a reagire, in nome della nostra Comunità, ad una sconfitta bruciante. Non faremo sconti a nessuno e se ci rendessimo conto che qualche Ministro non ha attivato quanto doveva, dopo la sentenza di condanna, siamo pronti ad assumerci la responsabilità di denunciare chi ha omesso di compiere i propri atti d’ufficio e segnalare alla Corte dei Conti il danno erariale che ne deriva”.