Reddito di cittadinanza regionale
Nell’Aula consiliare del Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova, sono stati illustrati i termini della proposta di legge regionale relativi all’ Istituzione del Reddito regionale di cittadinanza.
Una proposta avanzata dai consiglieri pentastellati campani Gennaro Saiello, Michele Cammarano e Vincenzo Ciampi e presentata insieme al leader di partito, Giuseppe Conte il quale confida “che a livello regionale questa proposta non sarà lasciata cadere anche se è una proposta di consiglieri di opposizione. Faccio un appello anche alle forze di maggioranza che sono in Regione. Il presidente De Luca ha fatto una dichiarazione che non chiude la porta a questa proposta. Confido che una proposta che nasce già con soluzioni concrete per quanto riguarda la prospettiva di finanziamento possa avere un cammino chiaro e, anzi, ci sia la collaborazione di altre forze politiche per trovare ulteriori fondi e finanziamenti per renderla ancora più concreta a beneficio dei cittadini”.
Il reddito di cittadinanza regionale si divide in tre step: un primo “punto d’accesso” volto alla consulenza e l’orientamento preliminare, una “fase assistenziale” della durata di massimo un anno che garantirebbe un sostegno di 400 euro mensili a persona. Dopo i primi 12 mesi partirà poi la “fase di inclusione attiva” che dovrebbe arrivare ad inserire il fruitore dell’incentivo verso il mondo del lavoro.
La proposta di legge prevede l’utilizzo di parte dei fondi della Regione Campania. In una fase iniziale, si legge nella proposta, sono stati già individuati 200 milioni di euro che però basteranno a finanziare solo la metà di questi nuclei. Serviranno altri fondi. E solo con una cooperazione con la maggioranza, si potrà sbloccare e trovare tali fondi.
Maria Alessandra Celardo