A Tokyo si affacciano nuove prospettive per lo sport azzurro con l’inaspettato bronzo nel sollevamento pesi di Mirko Zanni nella gara -67 kg. Brutte prestazioni, invece, dagli sport che hanno sempre portato medaglie all’Italia. Malissimo la Pilato, 16 anni e record mondiale nei 50 rana raggiunto a maggio 2020 agli europei. Tradita probabilmente dall’emozione ha avuto una prestazione pessima (solo 5 nella sua batteria nei 100 rana) per poi essere addirittura squalificata.
Terzo bronzo della giornata, e quinta medaglia in assoluto per l’Italia, a Tokyo 2020. Mirko Zanni ha chiuso al terzo posto la gara dei 67 kg di sollevamento pesi, alzando 322 chili complessivi, nuovo primato nazionale. La gara è stata vinta dal cinese Chen Lijun con 332 chili complessivi, mentre il colombiano Luis Mosquera Lozano ha preso l’argento.
Zanni, 23enne di Pordenone, quest’anno prima del bronzo di Tokyo aveva vinto un oro agli Europei di Mosca, nello strappo.
«Questa medaglia di bronzo pesa, pesa tantissimo..». Detto da un ragazzo di 24 anni, Mirko Zanni, che ha sollevato 322 chili e ha preso la medaglia azzurra della seconda giornata di Tokyo, ha un significato particolare. «Questa medaglia è un premio a 10 anni dolori e di sacrifici», ha detto a RaiSport.
Un sorriso lo strappa Nicolò Martinenghi che stacca un tempo di 58″28′ e si qualifica per la finale chiudendo al secondo posto nei 100 rana. Performance strepitosa in chiusura di programma mattutino per la staffetta 4×100 stile libero che non solo vince la propria batteria, ma entra in finale col miglior tempo, autorizzando speranze di medaglia nobile.
Deludentissima la squadra di softball distrutta dalla nazionale messicana. Brutta figura anche nella scherma dove dal fioretto, dopo anni di successo, e dalla sciabola maschile e femminile arrivano solo delusion per Volpi e Santarelli che falliscono anche il bronzo.