Problemi DAZN: in questo periodo si parla molto di DAZN e del suo servizio etichettato a furor di popolo come scadente.
Problemi DAZN, cosa non funziona o cosa non sappiamo fare?
In realtà il servizio di DAZN scadente non lo è affatto anche se è innegabile registrare qualche leggerezza da parte di DAZN italia. Chi vi scrive lo usa da anni, vi dirò di più, da un anno a questa parte lo consuma con una connessione mobile (LTE o quel che passa il convento, ma sempre tramite cellulare) ed ha visto la partita della squadra del cuore in auto, su circa 200km.
Su DAZN ci sono due grandi critiche che possiamo provare a sintetizzare:
- La fruibilità : “Si vede a tratti” e “si blocca”
- La contemporaneità: “il mio vicino già festeggiava mentre a me l’azione non era nemmeno partita”
La fruibilità
Personalmente DAZN lo vedo in Austria, la questione non è da poco perché la cosa può dare spunto a qualche riflessione. L’Austria demograficamente è piccola rispetto all’Italia con 8,9 milioni di persone contro i 55,6 milioni di connazionali. Un numero 6 volte più grande che viene tradotto in più soldi, ma anche in un bisogno di infrastrutture più importante.
A Vienna, dove è concentrato circa il 50% della popolazione le connessioni sono principalmente in fibra, ma nel resto del paese dove è antieconomico portare una connessione fissa, gli operatori offrono la possibilità di una connessione veloce e FLAT, senza limiti di utilizzo (le prime offerte da noi pare siano arrivate da poco). In Italia? Sebbene città come Milano abbiano iniziato prestissimo con Fastweb il resto del paese arranca ancora. Qui Tim, Vodafone e altre compagnie telefoniche “mobile” offrono la connessione in “fibra” invece che spingere su tariffe flat sul cellulare (i limiti imposti agli abbonamenti poi sono ridicoli: 10, 30, 50 o 100 giga, li vendono come vendevano i pacchetti sms).
Insomma in Austria il locale Veglio della montagna mette in tethering il cell e si vede la partita, in Italia bisogna collegarsi da casa con una fibra che spesso ha la velocità di una ADSL (per contratto, se chiedete una Fibra e non vi è disponibilità, l’operatore vi piazza una bella ADSL allo stesso prezzo, non sono normali). Aggiungete che non è fibra quel che vendono, non completamente, è fibra da loro, ma la stragrande maggioranza di noi è collegato in “misto rame”. In pratica un imbuto, un po’ come vedere la tv 65 pollici dallo spioncino della porta.
Quindi con una struttura inadeguata un flusso video di alta qualità non può inventarsi scorciatoie, provate a riempire un bicchiere con un cucchiaino, avete due possibilità, o attendete di finire di riempirlo e godervelo, ormai caldo, tutto in una volta, o bere un sorso ogni cinque o sei cucchiaiate e aspettare intanto le altre sei. Reso l’idea? Quindi verificate la vostra velocità di connessione e considerate che l’app per tv o per Android funziona meglio del browser, ma … si arriva al secondo punto.
La contemporaneità
Semplificando, un servizio in streaming, per quanto vicino alla diretta non lo sarà mai. Una pagina di DAZN, non più raggiungibile (ma potete ancora recuperarla su Google), avvertiva che l’evento viene fruito con circa 15 secondi di ritardo. Il cucchiaino di DAZN considera di rimanere al passo con voi partendo qualche secondo dopo, cifra variabile e ottimistica, ma chiaramente scritta.
Se il vostro vicino vede la partita con un canale di broadcasting tradizionale come SKY ovviamente vedrà accadere le cose prima, se ha DAZN come voi ha la probabilità di vederlo poco dopo o poco prima di voi ( si accettano scommesse, ci sono variabili come connessione, device utilizzato per la codifica etc). Data la complessità della cosa non mi sentirei di dire che il servizio sia scarso, piuttosto sia stata scarsa la conoscenza della tecnologia di chi ha scelto di affidare un evento popolare come il calcio a questo tipo di azienda.
Considerando quanto detto, non mi sento di biasimare chi è scontento, ma credo che quando puntiamo il dito contro DAZN è un po’ come puntare la luna, ma fermarsi a guardare il dito. Noi ignoriamo o, peggio, scegliamo di ignorare ciò che è dietro, dall’avarizia del circo del calcio della Serie A che sceglie in base agli introiti, alla nostra ignoranza che ci fa pretendere cose impossibili, alla faccia tosta dei politici che cavalcano lo scontento senza rispondere della arretratezza infrastrutturale del Paese.
Il futuro, che vi piaccia o meno, è questo. Netflix o Amazon Prime Video sono probabilmente già entrati comodamente e trionfalmente a casa vostra ma i 15 secondi di ritardo non fanno scandalo lì. Per uno spettacolo live ci vuole qualcosa in più e il futuro, nonostante la nostra ignoranza, i nostri politici e le nostre mancanze ce lo porterà. Speriamo solo che il nostro non sia più futuro degli altri.