
Perché Marta Cartabia? “Intanto perché il Presidente della Repubblica è in primo luogo il custode della Costituzione, ed è stato presidente della Corte Costituzionale. Ora occupa un ministero dall’altissimo profilo istituzionale come quello della Giustizia ed è una persona di grande qualità e molto equilibrata, non è di sinistra e proviene da una cultura politica cattolica (anche se laica) e centrista. Ha tutte le caratteristiche per diventare Presidente della Repubblica. Non ultimo è una donna, che in un paese patriarcale come il nostro non è un aspetto indifferente ma un segnale importante. Originaria della provincia di Milano, sposata con tre figli, l’attuale Guardasigilli appartiene alla schiera dei tecnici dell’esecutivo: giurista cattolica, allieva di Valerio Onida e professoressa ordinaria di Diritto costituzionale, è arrivata alla Corte Costituzionale, di cui è appunto diventata nel dicembre 2019 la prima donna presidente, nel 2011 (a solo 48 anni) chiamata da Giorgio Napolitano. Può contare sulla stima del presidente Mattarella, maturata nel comune lavoro come giudici delle leggi. I due sono stati anche vicini di casa alla foresteria della Consulta. A volte cenavano al ristorante, “un po’ come studenti fuorisede”, ha raccontato lei stessa in un’intervista. Alla Consulta è stata relatrice di importanti sentenze su questioni delicate e divisive: prima di tutte quella sui vaccini, con la quale la Corte ha stabilito che l’obbligo non è irragionevole. Altro impegno, quello per migliorare la vita dei detenuti: dagli incontri con i detenuti ha imparato che “ogni storia e ogni uomo ha alle spalle qualcosa di unico, per questo la pena non deve dimenticare l’unicità di ciascuno”















































































