di Antonio Parrella
In libreria, ed è prenotabile anche sui vari siti online, un nuovo testo del professor Angelo Porcaro (nella foto in basso) dal titolo “Il neorealismo e l’Agnese va a morire di Renata Viganò” (edito da youcanprint).

Un volume davvero interessante. Il tema “La donna nella Resistenza”, affrontato da Porcaro, gioca un ruolo importante all’interno del famoso e illuminante romanzo della Viganò, L’Agnese va a morire. Ma, per meglio comprendere il ruolo delle donne durante la Resistenza, va analizzata la trasformazione della vita quotidiana italiana dopo il 25 luglio, con la caduta del fascismo, e dopo l’8 settembre del 1943, con l’annuncio dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile.

I punti essenziali della politica sulla donna erano stati posti da Mussolini nel suo famoso discorso dell’Ascensione nel maggio del 1927, nel momento in cui si inaugurava la Battaglia demografica. Mussolini, fra gli obiettivi del regime, poneva come priorità la crescita demografica, concepita come mezzo militare indispensabile per rafforzare il Paese, perché, secondo lui, storicamente solo le nazioni numerose avevano governato il mondo, come dice nel discorso: “Tutte le Nazioni e tutti gli imperi hanno sentito il morso della loro decadenza, quando hanno visto diminuire il numero delle loro nascite”.
La campagna fascista per la prolificità era stata concepita in funzione e all’interno della famiglia e mirava ad esaltare il ruolo delle donne in quanto madri. Le attività della donna, quali la gravidanza, la maternità, la cura dei più piccoli e della famiglia, si dovevano svolgere quasi interamente fra le mura domestiche. Per avere l’idea di ciò, basti ricordare Antonietta, madre di sei figli, nel film Una giornata particolare di Ettore Scola.
Da annotare che il professor Porcaro è docente di Lettere e Latino nei Licei, e collabora anche presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università degli studi “Federico II” di Napoli con la cattedra di Letteratura italiana del professor Ugo Maria Olivieri.
Inoltre, svolge attività di ricerca, occupandosi prevalentemente della letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento, e, tra l’altro è pure autore di varie opere su Francesco Dall’Ongaro, letteratura popolare in Italia nell’Ottocento, Eduardo De Filippo, letteratura italiana e il suo pubblico nella storia, letteratura italiana del Novecento, Neorealismo italiano, Profilo storico della letteratura ed Italo Calvino.














































































