Campania in zona gialla dal prossimo 26 aprile. Adesso è ufficiale: a firmare il passaggio nel nuovo colore è stato il ministro Speranza.
Campania in zona gialla dal prossimo 26 aprile: adesso è ufficiale
C’è l’ufficialità. Dal prossimo 26 aprile la Campania passa in zona gialla. La diminuzione dei contagi ha portato anche la regione del Governatore Vincenzo De Luca a cambiare colore, insieme a Toscana, Liguria e Umbria. Nelle ultime settimane l’RT campano si è abbassato sino a toccare quota 0,92. Un rischio moderato, ma che ha portato la cabina di Regia dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute a portare la Campania in zona gialla.
Campania in zona gialla, cosa si può fare in questa fascia?
Riaprono numerose attività, tra cui i ristoranti. Sarò possibile pranzare e cenare, ma solo in caso di tavoli all’aperto. Nessuna chiusura alle 18 anche per i bar. Confermato il coprifuoco che è confermato dalle 22 alle 5 del mattino. Circa l’attività scolastica si svolgerà in presenza per almeno il 70% della popolazione. Mentre per l’università dal 26 aprile sino al 31 luglio le attività si svolgeranno “prioritariamente’ in presenza, nel rispetto delle linee guida e dei protocolli di sicurezza.
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Permessi anche gli sport anche di contatto all’aperto. Tra questi anche il calcetto. Possibile giocare, ma è vietato l’uso degli spogliatoi. Bisogna aspettare il 1 giugno per l’accesso al pubblico nelle palestre. Dal 26 aprile sono consentiti anche gli spostamenti in entrata e uscite tra regioni e province autonome tra le zone bianche e gialle. In caso di spostamenti tra zone di colori diversi (ad esempio da gialla ad arancio) è necessario un certificato verde che attesti:
- tampone negativo nelle ultime 48 ore precedenti
- vaccinazione
- guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi
Grazie al pass, sarà possibile spostarsi sul tutto il territorio nazione senza alcuna limitazione. Dal 26 aprile in zona gialla sarò possibile anche andare a teatro, cinema e assistere a spettacoli all’aperto. Per gli spettacoli al chiuso è invece necessario rispettare i limiti di capienza fissare dai protocolli anti-contagio. Necessario quindi rispettare i posti preassegnati, rispetto della distanza di almeno un metro.