Frattamaggiore politica quale futuro? Ecco l’analisi di Sossio D’Angelo sulla politica frattese.
Frattamaggiore politica quale futuro? L’analisi di Sossio D’Angelo
Sono ormai lontani i giorni della campagna elettorale che hanno portato alla elezione-bis della maggioranza targata Marco Antonio Del Prete ed è tempo di primi bilanci e previsioni.
Al netto di una simpatia o antipatia politica, la riconferma plebiscitaria del sindaco uscente Marco Antonio Del Prete segna un punto di svolta nella politica locale difficilmente opinabile. “Marco” ha spianato la concorrenza interna ed esterna, annullando in maniera radicale gli oppositori che sono nati dalla stessa maggioranza che lo aveva sostenuto cinque anni fa (prima l’ex sindaco Francesco Russo e poi i consiglieri uscenti Aveta, Auletta, Caserta , D’Ambrosio, Di Marzo, Pezzullo), nonché i pasdaran dello schieramento progressista-ambientalista del dott. Luigi Costanzo.
Al di là della riconferma, alquanto scontata e ampiamente pronosticata, a stupire sono le dimensioni del trionfo elettorale: cinque anni fa, con quattro competitor, Del Prete non riuscì a totalizzare un numero altissimo di preferenze tali da permettergli una vittoria al primo turno cosa che ha ampiamente raggiunto in questa sua seconda fase di vita politica.
Dal punto di vista della composizione delle fila di maggioranza nel ‘’parlamentino’’ frattese, le urne hanno riservato non poche sorprese. Se la mancata elezione degli outsider del locale centro-destra era nell’aria, ha destato scalpore il flop dell’ ex segretario della sezione frattese del Partito Democratico, Francesco Russo, oggetto di una feroce polemica con gli attuali membri del partito sulla gestione politica dei democratici locali.
Russo era stato associato ad Ettore Rosato, parlamentare e presidente di Italia Viva.
Tuttavia qualcosa nel tandem non ha funzionato: Russo non ha guadagnato l’ambita poltrona di sindaco, pagando probabilmente il caos di contrapposizioni e diatribe interne al mondo del centro sinistra locale dovute alla sua gestione molto conciliante e interlocutoria con apparati della politica locale e non molto chiacchierati. In conseguenza della debacle, il dott. Russo ha rassegnato le dimissioni, aprendo un caso all’interno del csx: ci si attende, a questo punto, una salutare resa dei conti, che ridia slancio all’azione politica del csx locale, magari puntando su forze fresche.
Anche su questa questione, la palla è in mano a Del Prete , che presumibilmente lavorerà per assicurare al PD frattese una guida “sicura” e convintamente al fianco della nuova Amministrazione. D’altro canto, l’opposizione di destra – che fa capo a Fratelli d’Italia – esce con le ossa rotta dal bagno di sangue elettorale, arrivando addirittura ultima tra le liste candidate con un modestissimo score di quasi 400 preferenze. È evidente dunque che, anche in sede partitica, la minoranza avrà le polveri bagnate, in virtù di un pauroso problema di rappresentanza elettorale.
I più attenti osservatori della politica locale hanno notato come i risultati elettorali, di fatto, aprono la contesa per la successione a Del Prete.
Diversi sono i profili che, sin da oggi, lavoreranno in questa prospettiva,
vedremo come si svilupperà la dialettica interna alla squadra di Del Prete e, soprattutto, in che misura il primo cittadino vorrà spendere energie e pedine per la sua successione.