“Un bel respiro tutti insieme” così ha dato il via al Festival di Sanremo 2024 il co-conduttore Marco Mengoni. Dalla scalinata scende per la quinta volta il presentatore nonché direttore artistico della kermesse, Amadeus visibilmente emozionato ma fiero di dire che il Festival si ama. Si apre così la gara della 74 esima edizione del Festival con Clara vincitrice del festival di Sanremo giovani dello scorso anno. Il secondo cantante è Sangiovanni.
La terza concorrente è Fiorella Mannoia, la quale dall’alto della sua carriera e per la padronanza del palco più che una concorrente è un ospite d’onore, la “protagonista”. Di certo il suo outfit non è da meno, una sposa che va all’altare ma, nel suo caso, sul palco.
Arriva poi Ibrahimović nella parte del supereroe, colui che ha salvato il festival di Sanremo del 2020 aiutando Amadeus e Fiorello dal palco vuoto dovuto per la pandemia. Poi, la volta di La Sad accompagnati da cartelli da brivido.
Poi su palco il co conduttore. Dejavù???? Ah no!!!! Mengoni con “Due Vite” che fa cantare tutto il teatro. Una standing ovation per lui, per la sua energia e anche per la sua maglietta luccicosa.
Subito dopo un’altra voce emozionante ma in gara, Irama.
La prima volta in gara a Sanremo, Ghali, giovane ma veterano del rap. Ritornano i Negroamaro anche loro leoni da palcoscenico.
Si avvera il sogno di Fiorello avere un suo Festival, l’”Aristolello”, in collegamento dall’esterno.
Si torna poi alle ballate dell’estate con la energica Annalisa.
Cala il sipario sulla scenografia per dare voce a Daniela la mamma di Giogiò, il ragazzo ucciso per il parcheggio di un motorino. Con la sua voce rotta dal pianto, Daniela realizza un sogno del suo amato figlio, suonare al Festival. Poche note musicali intonate da Giogiò accompagnate dall’orchestra che riecheggiano nel teatro.
Di nuovo Mengoni ma come co conduttore. Bello, bravo, intonato e simpatico e questo lo salva dalla scenetta del preserbacino. Ritorna Mahmood. Lazza inaugura il Suzuki station e dopo la performace di Diodato, intona la sua Cenere.. un altro dejavue!
Omaggio a Toto Cotugno con l’orchestra che intona “Gli amori” e lui in immagini in bianco e nero che scorrono sul sipario dell’Ariston.
Un altro leone del palco è lei, Loredana Bertè. Solo una “pazza di me” può presentarsi su quel palco con quel testo e quell’energia, tanto lei “si perdona da sola”.
Il debutto di Geolier con il testo criticato non per il significato ma per le parole in napoletano. Un altro debutto sul palco quello di Alessandra Amoroso. Ma ora il dubbio su di chi sarà il tormentone di quest’estate. Annalisa o i The Kolors???
Bella l’interpretazione di Angelina Mango, degna figlia del padre.
Poteva mai mancare il medley di Mengoni?!?? Eh no!
Pianto di sfogo per Big Mama. Tredicesima partecipazione per i Ricchi e poveri e solo loro possono far ballare platea e galleria con un testo con parole “ti aspetto ma non tutta la vita”. Ancora, un altro sicuro tormentone “Apnea” di Emma Marrone. Una coppia inedita, Renga e Nek, due veterani del Festival. Con storie profonde torna Mr. Rain.
Dal podio di Sanremo Giovani dello scorso anno arrivano i Bnkr44. L’eclettico Dargen D’Amico con un testo profondo con la sua “Onda alta”. Ancora un altro debutto quello di Rose Villein e dei I Santi Francesi. Mancava sul dal 2016 come ospite delle serate Fred de Palma. Di nuovo sul palco il co conduttore alle prese con un monologo ma, nonostante la serietà imposta dalla gorgiera che indossa, esce l’ironia che ha sempre contraddistinto Anna Marchesini. Altro debutto quello di Mannini e poi sul palco Alfa. Chiude la prima serata Il Tre.
Subito la Top 5 della Sala Stampa:
1° Loredana Bertè con Pazza
2° Angelina Mango con La noia
3° Annalisa con Sinceramente
4° Diodato con Ti muovi
5° Mahmood con Tuta gold.
Mengoni si prende i fiori e torna al suo lavoro. Amadeus dà appuntamento al giorno dopo e Fiorello inizia il suo programma Viva Raidue! Viva Sanremo!
Maria Alessandra Celardo
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