All’estero tra rivisitazioni e sconvolgimenti totali dei piatti. Pietanze come la pizza sotto differenti punti di vista.
Una pizza dessert con caramello e mele
Il cibo in Italia è sacro. Viviamo in uno tra i paesi con la cultura culinaria più conosciuta e imitata al mondo. Tra Nord, Centro e Sud Italia sono migliaia e migliaia i piatti e le specialità che si possono trovare tra cui anche svariate rivisitazioni della pizza.
Pizza romana
Basti pensare anche solo alle notevoli differenze tra la pizza romana e quella napoletana, che però entrambe convergono su un unico punto: sono buone. Però anche il migliore tra i piatti all’apparenza può esser disgustoso e oggi vi porto a valutare sotto un occhio critico cosa sia effettivamente un abominio culinario e come riconoscerlo.
Attenzione, nel corso di questo articolo potreste vedere cibi che potrebbero ledere la vostra sensibilità. Fermatevi qui dal leggere se non volete vedere qualche pizza maltrattata. Tutte le foto sono prese dal web.
Partiamo dalla tanta odiata pizza all’ananas. Un argomento che per tanti italiani scotta e si ritrova a tener banco di continuo nei nostri ristoranti.
Purtroppo vi sono preconcetti che non si possono sfatare e anche chi non l’ha provata si sbilancia dicendo che “fa schifo”.
Pizza banana e gomma da masticare
Come si può dire che una cosa faccia schifo se non la si prova? Alla fine è il gusto soggettivo a fare di un piatto quello che è. Perfino le più immonde pietanze possono risultare buone ad alcuni palati.
Ora, non dico che dovreste decisamente provare la pizza qui sotto però… proviamo ad aprire la bocca e ad assaggiare prima di parlare. Magari scopriremo nuovi gusti coinvolgenti. Ovviamente non la pizza quassù, quella è obiettivamente immangiabile per via della gomma da masticare.
“Carbonara” con piselli e aragosta
Discorso differente per le rivisitazioni, perché qui si entra in un territorio molto più rognoso.
Prendi la carbonara, gli ingredienti sono quelli. Inutile aggiungere piselli, mais o panna. A quel punto diventa pasta panna, piselli o mais.
Puoi chiamare bocciolo di rosa anche la più becera fogna che trovi, ma la puzza sempre quella resta.
Pasta piselli e panna
I piatti proposti qui sono alcuni dei sconvolgimenti esteri proposti alla nostra cucina. Alcuni sono roba nuova, altri rivisitazioni non richieste.
Ha senso arrabbiarsi per roba del genere? Io dubito fortemente. Lo stesso concetto del modificare i piatti avviene anche in Italia Anche ristoratori nostrani vanno a modificare piatti di culture differenti per poter seguire un trend e dare nuove alternative. Lo fanno anche per lucrarci su, diciamolo.
“Sushi” italiano
Vi basta cercare su Google “Sushi italiano” per cercare innumerevoli modifiche all’omonimo piatto giapponese. Converrete con me dunque che lamentarsi per la creazione di un qualcosa di nuovo sia poco saggio. Non mangiatela, semplice.
Indignarsi per una carbonara che non è carbonara è lecito. Per una pasta panna, piselli e mais chiamata come tale, invece no.
“Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare!”.
Dunque cucinate e mangiate quel che vi pare e lasciate agli altri il beneficio di farlo. La cucina è creatività, estro. Quel che è buono è dettato dalla bocca di chi mangia.
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