Lockdown e coprifuoco anticipato, sono alcune delle misure che potrebbero essere prese nel vertice tra Cts e governo.
Lockdown e coprifuoco anticipato, misure più stringenti per le prossime settimane?
Arriva la tanta attesa riunione del Comitato tecnico scientifico. Una riunione voluta a gran richiesta del governo, per valutare le nuove misure di contenimento dell’epidemia.
Epidemia che sembra non volersi arrestare nel nostro paese. Infatti, i numeri dei nuovi contagi e decessi continuano ad aumentare anche a causa delle varianti. Diverse le ipotesi al vaglio del Cts. Tra queste vi sono le chiusure generalizzate nei fine settimana, delle zone rosse più rigide ed un nuovo criterio. Si entra automaticamente in lockdown nel caso in cui si verifichino 250 casi ogni 100mila abitanti.
L’obiettivo è quello di contenere l’epidemia e accelerare la campagna di vaccinazione. Per questo motivo, il Cts pensa anche ad una super zona rossa in tutta Italia per circa tre o quattro settimane. Fine settimana in lockdown e coprifuoco anticipati. Spostamenti in città limitati per spesa o urgenze. Altra ipotesi è quella di una zona arancione rafforzata o attuare delle soluzioni maggiormente restrittive per il weekend imponendo il coprifuoco anticipato alle 19 o alle 20. Potrebbero restare fuori da queste restrizioni le Regioni con contagi da zona bianca: tasso inferiore ai 50 contagiati ogni 100mila abitanti.
Nuovo lockdown, utile per la campagna di vaccinazione
Circa i situazione vaccini, da qui a fine marzo in Italia dovrebbero arrivare circa 9 milioni di dosi. Mentre dal primo aprile, e per i 90 giorni successivi, oltre 52milioni e 477mila. Situazione che porterebbe a vaccinare 17,5 milioni al mese. Numeri possibili anche grazie alle rassicurazioni arrivate dalle case produttrici che annunciano che non vi saranno ritardi.
Al momento in Italia sono state somministrate oltre 5,4 milioni di dosi di vaccini. Mentre le persone che hanno ricevuto prima e seconda dose è di 1,7 milioni. L’obiettivo del governo Draghi è quello di arrivare a somministrare più di 600mila vaccini al giorno. Si tratterebbe di aumentare sei volte la media attuale.