Omicidio Giulia Cecchettin – Fermato l’ex
Filippo Turetta è stato fermato in Germania. Ieri è stato ritrovato il corpo di Giulia sulle sponde del lago Barcis, in provincia di Pordenone. Il corpo presentava diverse coltellate alla testa e al collo nonostante abbia tentato di difendersi fino alla fine. Con il suo arresto si chiude quella che tutti sapevamo fosse una morte annunciata. Tutti speravamo in un finale diverso ma oramai nessuno ci credeva più.
Quel “bravo ragazzo” ha ucciso Giulia perché anche lui ha attribuito un significato sbagliato alla parola amore. E come ha scritto sul suo profilo Gino Cecchettin, padre di Giulia, “L’amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla, non picchia, non uccide”.
I ragazzi si erano conosciuti all’Università di Padova ed entrambi frequentavano Ingegneria Biomedica. La loro relazione era terminata nell’agosto scorso, qualche mese dopo la morte della madre di Giulia. Seppur provata dal dolore per la perdita della madre, Giulia ha continuato a studiare con profitto, e giovedì scorso avrebbe dovuto laurearsi e festeggiare con tutti i suoi cari. Forse anche con l’ex ragazzo avrebbe dovuto festeggiare con il quale aveva cercato di mantenere una relazione cordiale. Ma dal momento della sua sparizione, padre e sorella di Giulia hanno messo in primo piano la gelosia di Filippo Turetta nei confronti della ragazza. La sorella Elena Cecchettin subito dopo la scomparsa della sorella raccontava di un comportamento controllante e coercitivo da da parte di Filippi. In particolare Elena ha ricordato un’occasione in cui sua sorella aveva rifiutato la proposta dell’ex compagno di accompagnarla a fare acquisti e lui l’aveva seguita alla fermata dell’autobus. Inoltre Elena dice ancora che Giulia aveva confidato alle amiche la paura che qualche volta le trasmetteva l’ex il quale più volte aveva minacciato di uccidersi se lei lo avesse lasciato. Alla fine a morire è stata Giulia. Come risulta dalle telecamere acquisite, Giulia è stata picchiata e quando la ragazza è caduta a terra Filippo l’ha presa a calci mentre lei gli urlava di smettere. Rientrati in auto, Giulia è riuscita a fuggire ma Filippo l’ha prima colpita alle spalle, l’ha gettata a terra e ha continuato ad infierire; una volta esanime, l’ha caricata sull’auto e si è allontanato dall’occhio della telecamera. Il litigio era iniziato sabato 11 novembre nel parcheggio di Vigonovo, nei pressi dell’abitazione di Giulia. Poi ieri il ritrovamento del corpo di Giulia. Chi non si aspettava quest’omicidio sperando nel ritrovamento dei due ragazzi e chi invece parlava di cronaca di una morte annunciata. Alla fine l’ennesimo femminicidio. L’ennesima sconfitta di una società maschilista dove la donna è solo un oggetto di proprietà esclusiva degli uomini.
M. Alessandra Celardo
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