8 marzo Giornata internazionale della donna: una giornata da ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le tante violenze che le donne ancora oggi subiscono.
8 marzo – Giornata internazionale della donna: le parole dell’avv.Maria De Rosa
Sul palco dell’Ariston, la giornalista Barbara Palombelli ha tenuto un discorso rivolto a tutte le donne italiane.
“Le donne italiane, ha esordito, hanno in questo momento un compito fondamentale, quello di tenere il Paese: tengono le scuole aperte attraverso i tablet, tengono le famiglie tranquille, accudiscono tantissime persone che hanno la positività”.
Mi chiedo, in breve, il compito fondamentale delle donne, ancora una volta, è essere angeli del focolare?
Cosa intende dire? Quale messaggio veicolare? Che la donna, sempre la donna, è chiamata ad accudire, curare, sorreggere, tranquillizzare i propri congiunti? E magari, dovrebbe anche poter, anzi, dovere lavorare e sostenere economicamente la famiglia? Come si può chiedere tanto alle donne, magari anche maltrattate e vessate da mariti e conviventi frustrati dall’attuale terribile situazione economica.
Quando il ruolo delle donne riuscirà ad avere quella dignità, quella parità sbandierata, comunicata, “vessillata” ma MAI nel concreto attuata.
Le donne che nel 2020 hanno perso il lavoro sono ben 312000, moltissime delle quali lavoratrici autonome e con contratto a tempo determinato che non hanno nemmeno il sostegno economico per poter fare ciò che anche una donna ritiene fondamentale faccia una donna: “accudire la famiglia”, come se il concetto di accudimento sia prettamente femminile, cancellando in tal modo anni di lotte sociali e di battaglie per i diritti di uguaglianza.
Donne a cui viene dato il ruolo di “ammortizzatori sociali”, donne che solo se “avranno tenuto le scuole aperte” vigilando sui figli in didattica a distanza, solo se avranno accudito chi si ammala, solo se in famiglia avranno mantenuto temperati gli animi, solo allora, solo in quel caso – forse – avranno il diritto di costruire qualcosa di meno fondamentale e chissà, magari potranno persino andare a lavorare con tutte le tutele.
8 marzo, avv.De Rosa: “Tante battaglie da affrontare a muso duro”
Viene implicitamente dato per scontato che siano le donne, le donne italiane, a doversi sacrificare per svolgere queste mansioni famigliari, non si dice che in effetti è già così: il tasso di occupazione femminile in Italia è calato al 48.6%, il valore più basso dell’ultimo decennio e, come al solito, tra gli ultimi in Europa. Come mai? La chiusura delle scuole ha aumentato proprio quel “carico di cura” che Barbara Palombelli eleva a compito fondamentale delle donne.
Che anche un uomo possa avvalersi di un congedo parentale Covid ed occuparsi dei figli in DDI non è minimamente contemplato. In Italia, il 76% di questi congedi è richiesto da madri lavoratrici. Se nemmeno una donna si rende conto delle parole che utilizza credendo di lodare le donne mentre in realtà sta cancellando la strada costruita con fatica, rinunce e dolore per ottenere pari opportunità, allora vuol dire che di battaglie dobbiamo farne ancora tante e permettetemi di dire, senza il sorriso, ma a muso duro. Buon 8 marzo con forza, determinazione e coraggio.