Secondo una dichiarazione firmata sotto giuramento e depositata dall’ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe, la pistola consegnata ad Alec Baldwin sul set del film western Rust era stata dichiarata sicura dall’assistente alla regia della produzione. Questi, infatti, avrebbe gridato “pistola fredda”, a significare che la pistola di scena era in sicurezza e non conteneva munizioni vere. Tuttavia, quando Baldwin ha premuto il grilletto, ha sparato un proiettile che ha colpito fatalmente la direttrice di fotografia Halyna Hutchins al petto e che ha ferito alla spalla il regista Joel Souza. Al momento del colpo Hutchins era in piedi di fronte a Souza.
Stando al documento acquisito dal New York Times e dall’Associated Press, la pistola era stata preparata e controllata da un esperto di armi e l’assistente alla regia non sapeva che essa contenesse proiettili veri.
L’atto, depositato venerdì in un tribunale di Santa Fe, conteneva anche la richiesta di un mandato di perquisizione del set in cui si è consumata la tragedia. La richiesta è stata accolta dall’autorità giudiziaria, che ha inoltre richiesto la rilevazione di tracce biologiche sulla pistola di scena e l’acquisizione di qualsiasi filmato che potrebbe essere stato registrato in quel momento.
Dopo l’esplosione del colpo, la pistola di scena è stata affidata all’armiere, il quale ha rimosso i bossoli esplosi dall’arma prima di consegnare il tutto alla polizia. Al momento del colpo, Baldwin indossava abiti di scena in stile “vecchio western”, si è successivamente cambiato e ha dato i suoi vestiti alla polizia, la quale, come riportato dal Times, ha affermato che “sembrerebbero essere macchiati di sangue”.
L’Albuquerque Journal, che ha ottenuto l’audio della prima chiamata al 911 dal set, ha riferito che una donna, che si è identificata come supervisore della sceneggiatura, ha dichiarato: “Due persone sono state colpite accidentalmente da una pistola di scena; abbiamo bisogno di aiuto immediatamente.” Quando alla donna è stato chiesto se la pistola fosse caricata con un proiettile vero, ella ha risposto: “Io non… non posso dirtelo… è questo “assistente alla regia” (nome esplicito) che mi ha urlato contro a pranzo – mi ha chiesto delle revisioni, questo figlio di… (imprecazione) – è lui che dovrebbe controllare le pistole, è lui il responsabile di ciò che accade sul set”.
Al momento non è stata depositata nessuna denuncia per l’incidente avvenuto giovedì sera.
Venerdì Alec Baldwin ha rilasciato una dichiarazione: “Non ci sono parole per descrivere il mio shock e la mia tristezza per il tragico incidente che ha tolto la vita a Halyna Hutchins, moglie, madre e nostra collega profondamente ammirata”.
Intanto, dalle prime indagini degli inquirenti sulla produzione del film Rush, sta emergendo l’immagine di un set cinematografico a basso budget, estremamente disordinato e confuso già prima che si verificasse l’incidente mortale.
Secondo numerosi rapporti, diversi membri della troupe, impegnati sul set in New Mexico, avevano abbandonato la produzione perché ritenevano che i produttori non stessero seguendo le linee guida sulla sicurezza. Le riprese di Rust sono iniziate il 6 ottobre al Bonanza Creek Ranch vicino a Sante Fe e per diversi giorni i lavoratori hanno riscontrato problemi di sicurezza. Molti di loro hanno deciso di abbandonare il set a causa del mancato adempimento al protocollo di sicurezza delle armi e a quello anti Covid-19. Inoltre la produzione avrebbe rifiutato di pagare le camere d’albergo nella costosa Santa Fe, chiedendo ad alcuni collaboratori di rimanere ad Albuquerque, che dista un’ora di macchina dal ranch.
Il giorno della sparatoria, i membri della troupe che avevano presentato le loro dimissioni erano stati convocati dai produttori, i quali avevano chiesto loro di lasciare il luogo delle riprese. Si dice che il colpo mortale sia stato sparato circa sei ore dopo l’allontanamento di queste persone. Secondo quanto riferito da TMZ.com, dopo l’incidente è stata inoltrata una chiamata al 911 nella quale si sentirebbe dire a un membro della troupe che era compito di qualcuno che se ne era appena andato controllare le armi e che quello stesso era il responsabile della tragedia.
Per di più, un tecnico ha riferito che c’erano già stati altri colpi d’arma da fuoco prima dell’incidente mortale di giovedì.
Intanto sui social media compaiono alcuni post di persone che sembrerebbero aver collaborato alla realizzazione di Rust, i quali denunciano a loro volta una produzione scarsamente finanziata e la mancanza della supervisione necessaria durante la realizzazione della pellicola.
Elena Sophia Vinchi