Candidatura Manfredi a Sindaco di Napoli: l’ex Ministro detta le condizioni per accettare la corsa a primo cittadino di Napoli
Candidatura Manfredi a Sindaco di Napoli, l’ex ministro detta le condizioni
Mentre il primo cittadino di Napoli De Magistris lancia un urlo di rivoluzione nel caso il Governo non intervenga al pari di Roma per risolvere la situazione debitoria del Comune di Napoli ,il rettore Manfredi prossimo potenziale candidato a Sindaco alle prossime amministrative di ottobre chiede garanzie per accettare la candidatura ,in primis sul bilancio dell’ente di palazzo San Giacomo.
De Magistris, oramai lanciato da tempo in una corsa alla poltrona di presidente della Regione Calabria è travolto dai numeri in rosso del bilancio dell’ente da lui attualmente amministrato, ma anche dei numeri della sua maggioranza politica ridotta attualmente a solo 12 consiglieri a fronte dei 21 necessari per poter approvare il prossimo bilancio di previsione.
Alessandra Clemente, assessore in quota Dema, indicata da De Magistris come sua candidata alle prossime ammnistrative di Napoli pare rappresenti proprio l’elemento che determina la fuga dalla maggioranza. Notizia di queste ore che quattro consiglieri hanno costituito un altro gruppo consilare, probabilmente orientati a sostenere la discesa in campo di Sergio D’Angelo patron del consorzio Gesco delle coop sociali.
Mentre l’accordo PD,M5s,e De Luchiani sembra raggiunto attorno al nome dell’ex ministro Manfredi ,quest’ultimo sembra mostrare qualche perplessità circa la tenuta dell’accordo. Base riformista potente corrente del PD in termini di consensi in città, guidata dal deputato Topo e il capogruppo alla Regione Mario Casillo ancora non si sono espressi sulla scelta indicata dall’alto.
Stesso discorso vale per i pentastellati che in cuor loro coltivano ancora il sogno del napoletano Fico alla guida di palazzo San Giacomo. Nel frattempo si riscalda eventualmente per entrare in campo, l’uomo di servizio e di partito sempre fido Enzo Amendola.
Tuttavia come spesso accade nel centro sinistra ,mentre il medico studia il paziente muore ,Bassolino prosegue il suo percorso e Maresca oramai si affranca in città partecipando in remoto ed in presenza ad innumerevoli confronti e ricevendo sostegno dalle associazioni più attive in città. Proprio nella sede di una associazione di Via Ponte di Tappia, in un appartamento di sei stanze, il magistrato ha predisposto il suo quartiere generale.