Dopo un anno di trattative, con ben 370 voti favorevoli, 199 contrari 46 astenuti, il parlamento Europeo ha finalmente approvato la direttiva “case green” (Energy Performance ofBuildings Directive -EPBD). Non appena giungerà l’approvazione formale del consiglio (sicuramente a breve) e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, il testo entrerà immediatamente in vigore.
Tale decreto mira alla riqualificazione energetica del parco immobiliare dell’Unione Europea, stabilendo precisi obiettivi e fornendo delle linee guida che ognuno dei 27 stati membri dell’unione dovrà seguire nel proprio piano nazionale.
Ma quali sono questi obiettivi che si vogliono raggiungere?
Con il provvedimento case green l’Unione Europea vuole:
Per il raggiungimento di questi due punti fondamentali ci saranno delle nuove regole sulle performance energetiche, ossia:
Come sopracitato, saranno poi i singoli Stati membri a definire le misure e gli incentivi necessari a raggiungere gli obiettivi stabiliti, attraverso la creazione di un piano nazionale che si adatterà all’effettiva disponibilità di manodopera qualificata e alla fattibilità tecnica ed economica dei lavori e stabilirà anche le possibili sanzioni in caso di mancato adeguamento alla direttiva.
Tuttavia non tutti gli edifici saranno colpiti dalla riforma, I singolistati membri potranno infatti escludere: edifici vincolati e protetti, immobili storici, edifici temporanei, chiese, abitazioni indipendenti con superficie minore di 50 metri quadri, case vacanza e l’edilizia sociale pubblica, qualora i lavori di riqualificazione farebbero aumentare gli affitti in modo sproporzionato, rispetto al risparmio conseguibili nelle bollette energetiche.
Caterina Del Prete , 5G Liceo Miranda, Frattamaggiore