DRAGHI CHIAMA L’ITALIA
“Stringiamoci a coorte” avrebbe intonato Mameli ricordando le antiche legioni romane. Più serafico il nuovo Presidente Del Consiglio Mario Draghi che quest’oggi, nel suo discorso di insediamento alle Camere, chiede unità nazionale per affrontare la pandemia e ridare slancio all’economia.
Sostegno e aiuto a chi è in difficoltà con uno sguardo proiettato al futuro ed alle nuove generazioni sul cui ex capo della BCE grava la grande responsabilità di non far ricadere errori e mala gestione della Res Publica.
I primi passi del nuovo premier sembrano dunque diretti al raggiungimento di obiettivi chiari, forte di una maggioranza mai così ampia, seppur restino da definire le posizioni di alcuni onorevoli di LEU e ci sia da sanare una crisi interna all’interno del Movimento che, dopo l’addio di un volto storico come Di Battista, rischia di sgretolarsi sotto una gestione non sempre condivisa e lineare come quella di Crimi.
Draghi si affida all’Europa e con lui anche Matteo Salvini la cui evoluzione di pensiero lo rende honoris causa miglior allievo del virtuale “gymnasium” di James Russell Lowell per cui “solo gli stolti non cambiano idea”.
Ripartire dunque, ma quali le priorità?
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ECCO IL PIANO DI draghi per il GOVERNO
PIANO VACCINI – DEL GOVERNO DRAGHI
“Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari. Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all’interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private. “
SCUOLA – DEL GOVERNO DRAGHI
“non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la
didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà. “
PARITA’ DI GENERE- DEL GOVERNO DRAGHI
Una vera parità di genere non significa un farisaico rispetto di quote rosa richieste dalla legge: richiede che siano garantite parità di condizioni competitive tra generi. Intendiamo lavorare in questo senso, puntando a un riequilibrio del gap salariale e un sistema di welfare che permetta alle donne di dedicare alla loro carriera le stesse energie dei loro colleghi uomini, superando la scelta tra famiglia o lavoro.
MEZZOGIORNO- DEL GOVERNO DRAGHI
Aumento dell’occupazione, in primis, femminile, è obiettivo imprescindibile: benessere, autodeterminazione, legalità, sicurezza sono strettamente legati all’aumento dell’occupazione femminile nel Mezzogiorno. Sviluppare la capacità di attrarre investimenti privati nazionali e internazionali è essenziale per generare reddito, creare lavoro, investire il declino demografico e lo spopolamento delle aree interne. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre creare un ambiente dove legalità e sicurezza siano sempre garantite. Vi sono poi strumenti specifici quali il credito d’imposta e altri interventi da concordare in sede europea.
INVESTIMENTI PIBBLICI – DEL GOVERNO DRAGHI
In tema di infrastrutture occorre investire sulla preparazione tecnica, legale ed economica dei funzionari pubblici per permettere alle amministrazioni di poter pianificare, progettare ed accelerare gli investimenti con certezza dei tempi, dei costi e in piena compatibilità con gli indirizzi di sostenibilità e crescita indicati nel Programma nazionale di Ripresa e Resilienza.
NEXT GENERATION EU – DEL GOVERNO DRAGHI
Gli orientamenti che il Parlamento esprimerà nei prossimi giorni a commento della bozza di Programma presentata dal Governo uscente saranno di importanza fondamentale nella preparazione della sua versione finale. Voglio qui riassumere l’orientamento del nuovo Governo. Le Missioni del Programma potranno essere rimodulate e riaccorpate, ma resteranno quelle enunciate nei precedenti documenti del Governo uscente, ovvero l’innovazione, la digitalizzazione, la competitività e la cultura; la transizione ecologica; le infrastrutture per la mobilità sostenibile; la formazione e la ricerca; l’equità sociale, di genere, generazionale e territoriale; la salute e la relativa filiera produttiva. Dovremo rafforzare il Programma prima di tutto per quanto riguarda gli obiettivi strategici e le riforme che li accompagnano.