
Fedez e l’effetto rebound
Dall’episodio di Rosa Chemical al Festival di Sanremo, Fedez è stato oggetto di polemiche e di pettegolezzi. Chi ha parlato di una presunta omosessualità, chi di crisi familiare, chi ha visto chissà quale disagio per il suo balbettare. Dopo tutto questo chiacchiericcio mediatico seguito dall’assenza sui social, Fedez è ritornato. E da allora si sono scatenate le ricerche su Internet per capire che cos’è l’effetto rebound e perché ha colpito Fedez che ne ha parlato nel suo video. Senza mezzi termini, andando subito al sodo e tornando indietro di qualche anno, il rapper ha dichiarato che, quando ha scoperto di avere un tumore al pancreas, ha pensato alla cura del corpo tralasciando quella mentale. A lungo andare cioè gli ha portato problemi di depressione, per la cui cura, ha dovuto iniziare ad assumere degli psicofarmaci. Non trovando quello adatto a lui, ne ha cambiati vari. Nel mese di gennaio gli è stato prescritto un antidepressivo molto forte che ha avuto su di lui delle conseguenze abbastanza sgradevoli come tanto senso di agitazione e dei tic alla bocca che gli hanno impedito di parlare in maniera normale. Dato che gli effetti collaterali erano molto forti, ha dovuto sospendere l’antidepressivo senza scalarlo e ciò gli ha provocato un effetto rebound. Non essendo un medico posso riportare solo le parole da lui stesso affermate e trovate in rete. L’effetto rebound o fenomeno di rebound indica il ripresentarsi o l’inasprimento di una malattia dopo la sospensione di un trattamento farmacologico o la diminuzione di un dosaggio. La gravità dei sintomi molto spesso è peggiore rispetto ai livelli di cura. Infatti Fedez ha avuto sensazioni di vertigini, nausea, difficoltà a camminare, annebbiamenti a livello cognitivo ovvero ha avuto problemi su qualsiasi azione della vita quotidiana.
Fedez ha chiuso il video ringraziando sua moglie Chiara che gli è stata vicino nonostante la tempesta mediatica che ha dovuto sopportare e dando un consiglio a tutti noi ovvero, a seguito di un evento traumatico qualsiasi, dobbiamo prenderci cura della nostra salute mentale e delle ferite e perché se non lo facciamo saranno le ferite stesse a chiederci una cura ma nella maniera più brutta possibile.
M.Alessandra Celardo