Guillermo Mariotto – Stilista poliedrico, giudice cattivo
Tagliente, pungente, critico, così si presenta Guillermo Mariotto a Ballando con le Stelle per giudicare i concorrenti. Dalla prima edizione del programma ha dimostrato una propensione alla polemica e negli ultimi anni protagonista di liti furiose. Esigente con i ballerini, che in realtà non lo sono, ma ci provano. Ma lui li giudica come tali. Anzi, lui, come gli altri giudici, va oltre e giudica, si può dire, anche il loro pensiero. Finge di tentennare con quella paletta ma in realtà sa quale voto dare non solo alla performance ma anche alla persona come se la conoscesse, dando opinioni (ma forse meglio dire critiche) originali e fantasiose. Ma chi è lui? Cosa fa, cosa ha fatto? Non parla molto di se, della sua vita privata. Jesús Guillermo Mariotto nasce a Caracas il 13 aprile 1966 da madre venezuelana e padre italiano. L’esperto di moda è, infatti, nato con una milza più grande del normale, per questo è stato affidato alle cure della nonna infermiera, che con i suoi beveroni vitamici le ha salvato la vita scongiurando il rischio di leucemia. Sin da giovane la moda era una delle sue più grandi passioni, tanto da spingerlo a studiare in una prestigiosa Accademia di San Francisco, in California. Lì ha studiato l’arte della moda e del design. Una volta tornato in Italia ha iniziato a collaborare con alcune famose case di moda di Milano. Fra le principali troviamo Dolce e Gabbana, Basile e Krizia. Poi ha deciso di trasferirsi a Roma, dove ha incontrato Raniero Gattinoni, impegnato nel rilancio della griffe fondata da Fernanda Gattinoni nel 1946. Quell’incontro segnò la svolta nella carriera di Mariotto nel mondo della moda. Era il 1988 quando gli fu affidata la creazione di abiti unici della maison. Dopo la prematura scomparsa del figlio di Fernanda Gattinoni, lo stilista ha assunto la direzione creativa della griffe. Il suo esordio risale all’inizio del 1994 quando diede vita ad una collezione dedicata ad EVA. La protagonista era una modella che appariva completamente nuda con una mela fra le mani. Dopo qualche anno Mariotto creò l’abito “vivo”, realizzato in fibra cava Meryl Nexten (Nylstar).
Guillermo Mariotto ha vestito molti personaggi famosi, anche internazionali. Fra questi spiccano Raffaella Carrà, Papa Benedetto XVI e Beyoncé.
Oggi lo stilista vive ancora nella Capitale. Ha fatto il suo debutto nel mondo dello spettacolo quando aveva solo 17 anni. Nel 1983 ricoprì il ruolo di scenografo teatrale ne Gli innamorati di Carlo Goldoni. Nel 2011 ha anche interpretato se stesso nel cinepanettone Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti. Nello stesso anno ha fatto il suo debutto a teatro nella rassegna “Processi alla Storia”, interpretando Caravaggio.
Nel 2010 Mariotto ha pubblicato il volume Ballando sull’acqua, edito da add editore. Nel marzo 2011 ha firmato la rubrica “le bacchettate di Mariotto” sul settimanale Gente. Nel campo della moda ottenne un prestigioso riconoscimento nel 2020. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia per il suo lavoro di ambasciatore della moda italiana nel mondo.
Non parla molto della sua vita privata. È omosessuale e non ne ha mai fatto un tabù. Da giovane ha amato sia donna che un uomo. Ma il controllo possessivo della donna gli ha fatto capire di essere gay. In qualche intervista ha dichiarato che la sua vita sentimentale è diventata un lontano
ricordo, nonostante in passato abbia avuto molte relazione: “Da quando mi relaziono con lo Spirito Santo, non ho più bisogno di nulla. Sono il primo a rimanere sbigottito da questo mio periodo lontano da passioni conturbanti, ma sono seriamente appagato da altro. Ho capito che il sesso ruba tempo, spazio ed energie. Era diventato una vera e propria droga: finito l’effetto, dovevo procacciarmelo di nuovo”. Lo stilista è diventato un Camilliano Laico e si dedica all’esistenza degli altri. Nella sua vita Mariottto non ha mai sentito il bisogno di unirsi civilmente né di diventare genitore: “Ho già fatto da padre ai miei fratelli più piccoli e quell’esperienza mi è bastata”.
Detto questo, raccontato della sua vita, ora possiamo finalmente dargli noi un voto.
M.Alessandra Celardo