
Kekko – La forza dalla depressione
Questo articolo su Kekko dei Modà poteva iniziare con alcuni passaggi del testo della sua canzone “Lasciami”, presentato al festival di Sanremo, per parlare di lui e della sua depressione. Niente di più semplice! Ma sarebbe stato uno sbaglio, non solo nei suoi confronti ma anche di tutti coloro che soffrono di depressione. Di certo non è questo lo spazio per parlarne in maniera tecnica ma quello che si può fare è darne il giusto peso utilizzando parole semplici. Ed è proprio quello che ha fatto Kekko. Ha provato anche lui a parlare di questo “male oscuro“ utilizzando parole semplici per scrivere una canzone sincera in cui fai i conti con se stesso. Ha immaginato di parlare alla depressione come se fosse una donna con cui ha momenti positivi e negativi ma che, alla fine, se impari a convivere, hai bisogno di entrambe le cose. E Kekko quello sta facendo, sta imparando a convivere con la sua depressione. Qualche avvisaglia l’ha avuta ma la reprime. Per lui gli attacchi di panico che ha prima e durante i concerti, ma che non accetta, possono essere tranquillamente baypassati con la routine quotidiana. Poi questa situazione si è aggravata ma lui l’ha sempre repressa. E la notizia dello stop dei tour per il COVID per lui è un sospiro di sollievo. Invece, la pandemia ha fatto peggio, perché gli ha tolto anche la comfort zone in cui si è rintanato come la chiacchiera con l’amico, l’uscita al ristorante. Poi una mattina di qualche anno fa, si ritrova bloccato a letto con le gambe che non si muovono ed è sopraffatto da una grande stanchezza. Dopo qualche giorno la diagnosi di un neurologo che scongiura problemi a livello neurologico ma evidenzia uno stato depressivo. Nel suo caso, la repressione delle proprie fragilità ha dato agio alla depressione di colpirlo ai muscoli. I primi mesi non sono stati facili. Kekko non accetta la sua depressione e si vergogna a parlare della sua malattia. E poi, assumere quei farmaci, che crede si diano solo ai pazzi, gli comporta uno sforzo notevole. Ma assumere gli psicofarmaci e poi buttarsi sul divano, Kekko l’ha capito, non serve a nulla. Così, piano piano, ha deciso di fare piccoli passi per superare le sue paure anche grazie all’aiuto della propria famiglia e degli amici che gli sono sempre vicini e gli danno il giusto tempo per riprendersi. Ora Kekko si sta curando. Forse non guarirà mai ma ora ha imparato a conviverci e sa quando darle il giusto spazio. E ora riesce a parlarne anche con il proprio pubblico durante i concerti e rilascia interviste anche solo per parlare del suo vissuto. Non ha più paura del pregiudizio della gente perché sì, la depressione per molti è vista ancora come uno stato di tristezza e non come un mostro che vive dentro di te e ti logora a tal punto da rovinare non solo se stessi con pensieri negativi, rabbia, stanchezza ma anche chi ti sta accanto. E senza l’aiuto di un esperto le risorse per vivere senza depressione o convivere con essa non si avranno mai. E per gli psicofarmaci, c’è ancora qualcuno che ne parla negativamente denigrando il giusto aiuto che danno. Ma Kekko tutto questo lo sa. La depressione l’ha cambiato, ma il lato positivo è che ora non ha più paura o meglio cerca di trarre dalle paure quella forza prima inimmaginabile.
M.Alessandra Celardo