Sanremo 2025: il maestro Campagnoli, bacchetta napoletana

Enzo Campagnoli – La bacchetta Napoletana
È di Afragola il direttore d’orchestra per Giorgia, Rocco Hunt e Tony Effe.
Definito la “bacchetta napoletana” del festival, Campagnoli vanta una lunga carriera sul palco dell’Ariston, dapprima come musicista e poi per sei volte come direttore d’orchestra. Per il 75 festival dirige tre big in gara.
Nato ad Afragola nel 1967 e diplomato in oboe al Conservatorio di San Pietro a Majella. La sua cartiera inizia come oboista nell’Orchestra Scarlatti frequentando per la prima volta l’ambiente della Rai. Successivamente entra nell’Orchestra del Teatro San Carlo. Collabora con diversi artisti tra cui Mario Merola, il re della sceneggiata napoletana, che accompagna in tour fino alla morte.
Ha lavorato con musicisti del calibro di Riccardo Cocciante, Liza Minnelli, Amii Stewart, Ron e Ivana Spagna.
Per qualche anno è stato uno dei professori di “Amici”.
Dal 2016, anno in cui accompagna l’orchestra durante le esibizioni di Dolcenera e Clementino, è una presenza costante al Festival di Sanremo tanto da essere definito il nuovo Beppe Vessicchio a cui Campagnoli è legato da un rapporto di stima.
Nel 2020, Campagnoli è stato il protagonista di un c.d. “simpatico siparietto”. Verso la fine dell’esibizione della cantante Elettra Lamborghini (quest’anno una delle co-conduttrici), da lui diretta per “Musica il resto scompare”, il direttore d’orchestra è salito sul palco dell’Ariston e ha ballato con lei, diventando, così, protagonista di video virali sui vari social.
In un’intervista ha commentato i tre artisti che dirige: «Sono felice di stare accanto al mio conterraneo Rocco Hunt e di rendere omaggio al grande Pino Daniele la sera dei duetti e delle cover, quando lui e Clementino proporranno “Yes I know my way”. Tony Effe ho scoperto essere una persona fantastica, genuina spontanea e poi c’è Giorgia, un altro dono che la vita mi ha dato”. Lui era in orchestra quando Giorgia vinse il Festival 30 anni fa con “Come saprei”, e con lei “quest’anno così si chiude un cerchio magico perché ritrovarmi oggi di nuovo con lei ed essere il suo direttore d’orchestra è un emozione grandissima: alle prove abbiamo pianto tutti e due.”.
Maria Alessandra Celardo