Presidente De Luca, sono la stronza della Meloni. Come va?” questo il saluto che la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni rivolge al presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, in occasione dell’inaugurazione del campo sportivo Delphinia a Caivano, in provincia di Napoli. Incontro istituzionale che vede la partecipazione, oltre che del presidente De Luca, anche del sindaco del comune e della città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, il ministro dello sport e delle politiche giovanili, Andrea Abodi, e il segretario del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano. Presente anche il parroco del parco verde di Caivano, don Maurizio Patriciello.
Questa uscita infelice del signor presidente Giorgia arriva a seguito di un “battibecco” di qualche mese fa proprio con il presidente De Luca. Meloni infatti in un incontro istituzionale in Calabria affermò “De Luca lavori!”, la risposta della massima autorità politica campana non tarderà ad arrivare durante la protesta per l’autonomia differenziata a Roma: “Giorgia Meloni deve chiedere scusa al sud. Stronza, lavori lei!”.
Purtroppo, durante questo importantissimo incontro per un comune come Caivano da anni abbandonato delle istituzioni, la presidente Meloni continuerà a punzecchiare il presidente De Luca, causando gelo in platea. Il presidente del Consiglio avrà manforte dal parroco attivista don Maurizio Patriciello, definito da De Luca come “un Pippo Baudo”, che non mancherà di criticare l’operato di De Luca.
Vincenzo De Luca si congederà dopo qualche domanda da parte della stampa affermando: “Siamo persone educate e accoglienti. L’ho salutata”.
Da questo incontro – si può dire senza paura di smentita – ne escono male entrambi, ma Meloni un po’ di più. Usare un’occasione istituzionali per vendette personali non è degno del ruolo che rappresenta e conferma ancora una volta la sua totale inadeguatezza all’incarico.
Giuseppe Gervasio