“Quanta strada abbiamo fatto…tanti auguri a me”.Un post di poche parole, quello di Gianni Morandi pubblicato su Facebook subito dopo mezzanotte, allo scoccare del suo ottantesimo compleanno, che lo ritrae in una foto da ragazzino, microfono in mano, in una delle sue primissime esibizioni.
Il debutto di una lunga e intensa carriera nata “a 100 all’ora” e che ancora oggi vede una nuova pagina con l’album L’attrazione, in uscita fra un paio di giorni, anticipato a metà novembre dal brano title track scritto e composto dall’amico e compagno di avventure Lorenzo Jovanotti. Sulle scene da sempre l’eterno ragazzo ad oggi ha venduto 50 milioni di dischi. È come se ogni italiano avesse un un suo disco a casa. Il post è subito diventato virale ed ha subito cominciato a raccogliere, già nella notte, migliaia di like e di commenti di auguri da tanti amici vip da Jovanotti a Mara Venier a Carla Bruni. L’artista è nato nel 1944. Il suo paese, Monghidoro, lo festeggia in diretta su Rai1 alla trasmissione la Volta buona. Venerdì poi l’uscita del suo ultimo album. Come festeggerà questo importante traguardo? Vado a Lisbona. Anzi. Sto per partire. Vado a vedermi Benfica-Bologna in Champions League». Campione Gianni lo è stato sin da subito.Nel 1964 vince il Cantagiro con In ginocchio da te: oltre un milione di copie vendute, numeri impensabili oggi, e 17 settimane di permanenza in hit parade. Ha solo vent’anni e il successo lo accarezza già da due. Prima sforna Andavo a cento all’ora, poi sfonda con Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, canzone a cui è così legato che vorrebbe sia la colonna sonora del suo rito funebre, che noi rifuggiamo assolutamente dall’alveo delle probabilità credendo fermamente nel suo essere un highlander. L’amore per la musica nasce molto prima di quel ’62. Quella prima volta sul palco alla Casa del popolo di Alfonsine nel mese di aprile del 1958 e ancora prima le lezioni di canto dalla maestra Alda Scaglioni a Bologna. I concerti alle feste dell’Unità e in Romagna. Tra Riccione e Bellaria con cachet bassi e poi arriva il cinema coi musicarelli, vince Canzonissima nel 1966 con Non son degno di te. Morandi si è sposato due volte e ha avuto in tutto quattro figli. Dal matrimonio con l’attrice Laura Efrikian, avvenuto nel 1966, ha avuto i figli Serena (nata nel 1967 ma purtroppo vissuta solo poche ore), Marianna, diventata attrice e che è stata a lungo compagna del cantautore Biagio Antonacci, e Marco, che ha seguito le orme del padre in ambito musicale. Efrikian e Morandi divorziarono nel 1979. Dal 1994 è legato sentimentalmente ad Anna Dan, con la quale si è sposato in seconde nozze il 10 novembre 2004 e dalla quale ha avuto il suo quarto figlio, Pietro, anche lui musicista.
Morandi, inoltre, ha corso in dieci maratone, tra le quali quelle di New York (tre volte), Berlino, Londra, Parigi, Milano e Bologna, e in 41 mezze maratone, tra il 1997 e il 2016. È un grande tifoso del Bologna, di cui è stato presidente onorario fino al 2014.
Ha regalato negli anni successi indimenticabili, da ‘In ginocchio da te’ a ‘Non son degno di te’, ‘Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte’, ‘Andavo a cento all’ora’, ‘Scende la pioggia’ – vincitrice di ‘Canzonissima’ nel 1968, vittoria che arriva anche l’anno successivo con ‘Ma chi se ne importa’ – ‘Uno su mille’, ‘Banane e lamponi’ e ‘Grazie perché’. nel suo periodo romano frequenta assiduamente quello che diventerà un suo grandissimo amico Lucio Dalla, poi arriva la crisi degli anni Settanta. Appena dopo Occhi di ragazza. Ma invece di scoraggiarsi studia il contrabbasso al conservatorio. Lui che da piccolo è arrivato alla quinta elementare, mentre la licenza media la prenderà da adulto. Torna in auge. Il sodalizio con Lucio Dalla che ha contraddistinto il suo periodo romano farà breccia. Il dolore per la sua morte, sarà per Gianni immenso. Il resto è storia recente e luminosa con le sue apprezzatissime partecipazioni come coconduttore ai festival di Sanremo.
Augurissimi da tutta la redazione.
Maria De Rosa
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