CAIVANO. Una panchina blu per ricordare i bambini vittime di violenze. E’ il dono dell’Ansi di Caivano all’istituto comprensivo “Cilea Mameli” al termine dell’importante forum sul tema “Autismo e Scuola”, svoltosi nella sala teatro della stessa scuola in via Caputo. Un importantissimo evento con al centro il dibattito/confronto tra psicologi, neuropsichiatri infantili, docenti e dirigenti scolastici. Fari puntati soprattutto sul rispetto e sull’inclusione delle persone che soffrono del disturbo dello spettro autistico.
Il forum, moderato dal giornalista, scrittore e docente Antonio Trillicoso, oltre all’ instancabile dirigente scolastica Rosaria Peluso (nella foto di copertina), ha visto tra i relatori anche Maurizio Brighenti (neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta), Alberto Bottino (già direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Campania), Nunzio Cennamo (docente ordinario di ingegneria Università degli studi Luigi Vanvitelli), Generosa Manzo (docente sraordinario di didattica speciale Università Telematica Pegaso) e Colomba Cecere (direttore didattico A.P.S. A.N.S.I. Comitato cittadino di Boscoreale).
“Nel nostro istituto – chiosa la preside Peluso – vengono da sempre promosse varie attività mirate a contrastare la violenza anche attraverso un’adeguata informazione e la relativa formazione rivolta sia al personale che agli alunni. L’incontro è stato una preziosa occasione per sensibilizzare tutti a saper guardare oltre le differenze e valorizzare le singole competenze”.
Da annotare che la preside Peluso è, tra l’altro, anche autrice del romanzo “Libera” (edito da Youcan print) e del volume “Promuovere e valutare le competenze a scuola”, edito da Anicia e scritto con Stefano Curtetto e Vincenzo Bonazza, nato da un’idea della stessa Peluso al termine di un corso di formazione.
Nel romanzo “Libera” Peluso indica i caratteri della gestione scolastica secondo una visione moderna e vicina a quella che ormai è la società dei consumi. L’obiettivo della dirigente scolastica è quello di rendere critici gli studenti e far maturare in loro la capacità di selezionare i veri valori della vita da quelli che possono essere le false concezioni pubblicitarie trasmesse dai mass-media.
Il testo “Promuovere e valutare le competenze a scuola”, invece, intende promuovere lo sviluppo delle competenze proprio nell’ambito scolastico.
“Negli ultimi anni – precisa Peluso – la letteratura scientifica è giunta alla conclusione che la lezione frontale, sebbene non debba essere defenestrata dalle aule scolastiche, non è adatta ad assolvere le esigenze di apprendimento di tutti gli allievi e, nel nostro caso specifico, essendo promotrice di una didattica sostanzialmente trasmissiva, non si addice allo sviluppo delle competenze. Uno sviluppo – conclude la preside – richiesto dalla normativa più recente dalla stessa legislazione europea”.