“Nessuno escluso” di Bianco/Valente – Viviamo in un periodo storico in cui sempre meno spesso ci chiediamo quale valore possono assumere le parole e quale potere possono avere per creare trasformazioni nel tessuto sociale ed umano.
“Nessuno escluso” di Bianco/Valente, l’installazione ambientale a Napoli
Sappiamo che ogni parola assume un significato, ma abbiamo dimenticato che il significato, di ogni parola, cambia per ognuno di noi. Quando queste però sono intellettualmente “Sincere”, possono cambiare la visione del mondo. Ma dove trovarle parole sincere? In un periodo come questo che stiamo attraversando, le parole viaggiano senza fermarsi, lasciando spesso il vuoto fra i pensieri, e a volte neppure ci facciamo caso.
Ma c’è un’opera in cui oggi vorrei soffermarmi, perché dal mio punto di vista sembra essere fatta di parole sincere. Apparsa l’11 Novembre scorso in via Marina a Napoli, oltre che ad occupare lo spazio urbano, riesce ad entrare nella mente dello spettatore e ci entra anche più volte al giorno, per la grande affluenza di persone che attraversano quel luogo, provando così ,forse, a farci cambiare il modo di vedere le cose che le stanno intorno o solo per farcele notare.
Si tratta di un intervento artistico del duo Bianco-Valente(Giovanna Bianco e Pino Valente) un’installazione ambientale: lettere in ferro verniciato su struttura preesistente, una scritta rossa che recita così: “nessuno escluso”.
Quindi finalmente, un luogo dove le parole non lasciano margini di interpretazione“ nessuno escluso”. Parole che quotidianamente, si offrono allo sguardo di migliaia di persone che lasciano o che raggiungono la città di Napoli, a metà strada tra il porto e la stazione centrale, un ideale porta di accesso alla città. Qualcuno ha detto che si tratta di un opera che potrebbe essere installata ovunque, in ogni luogo e in ogni posto, perché il suo messaggio, quello di “nessuno escluso”, è un messaggio universale. Un messaggio forte e deciso, di accoglienza ed inclusione.
Il duo artistico Bianco/Valente, napoletani che vivono e lavorano in questa città, l’hanno scelta per Napoli ed hanno dichiarato: “Nessuno escluso per noi significa salvaguardare la possibilità per le classi meno abbienti di continuare a vivere nel centro della città, significa investire prioritariamente nella scuola affinché tutti abbiano la possibilità di formarsi al meglio, significa anche lasciare attiva la capacità di accogliere altre culture, trasformare, trasformarsi, peculiarità che hanno contraddistinto questo luogo fin dalla sua fondazione, avvenuta 2.500 anni fa da parte di coloni greci.”
Affermando ciò, spiegano anche: “In oltre due millenni di storia la città di Napoli ha sempre saputo creare valore dalle differenze, tanto che nel carattere dei suoi abitanti si è sviluppata nel tempo una forte propensione all’accoglienza e all’integrazione”.
“La città è un grande laboratorio sociale dove quotidianamente si sperimentano particolari forme di convivenza fra le diverse classi sociali che condividono da secoli le stesse strade e gli stessi edifici. Il confronto serrato, a volte anche aspro, fra persone portatrici di storie molto diverse fra loro, permette di sviluppare uno sguardo sempre nuovo attraverso cui interpretare l’esistente. Questo particolare approccio alla contemporaneità lo si ritrova nella vasta produzione musicale, teatrale, cinematografica, letteraria che affonda le proprie radici nella cultura partenopea. Con l’opera “Nessuno escluso” intendiamo mettere in luce quanto sia importante mantenere vivo il confronto fra le diverse anime presenti nel nostro territorio”.
Il lavoro di Bianco/Valente, dal lontano 1993, si sviluppa nell’idea di poter lavorare alla costruzione di un museo all’aperto, in cui diverse opere permanenti dialogano con l’ambiente intervenendo nello spazio urbano con progettualità condivise e partecipate:
“Ci appassiona l’idea di arte liberamente fruibile dalle persone, senza porte di accesso, senza guardiania, opere ideate espressamente per quel luogo, per relazionarsi con quella specifica comunità, ma che riescano comunque ad incarnare un senso universale.
Nessuna semplificazione o compiacimento, piuttosto un invito a guardare il contesto da un’altra prospettiva, a spezzare, anche solo per pochi istanti, il ritmo di giornate che sembrano compiersi e poi svanire tutte nello stesso modo”.
http://www.bianco-valente.com/
di Fiorentina Chiacchio
Complimenti